Vacanze: essere liberi da… che cosa?

Siamo in tempo, come si dice, di vacanza. Se guardiamo sul vocabolario latino, vacanza deriva dal termine “vacatio”, che vuol dire “essere libero, essere disponibile, essere senza qualcosa”. Subito ci viene in mente che in vacanza si è liberi dal lavoro, dallo studio, dagli impegni e doveri quotidiani, che ci assillano tutto l’anno.

E fin qui, siamo tutti d’accordo. Il Signore stesso ha stabilito un giorno alla settimana per riposarsi. Poi, la società, il progresso ci hanno permesso di mettere insieme addirittura qualche settimana, durante l’anno. Purtroppo c’è gente che si è messa in testa che in tempo di vacanza, si può essere “essere liberi da tutto, da ogni dovere, da ogni regola, liberi di fare tutto quello che si vuole”.  Essere senza  regole, liberi di comportarsi secondo i propri capricci; liberi di mettere ogni valore, Dio compreso, sotto i piedi e fare delle vacanze un supplemento del carnevale, ma nel senso più pesante e balordo del termine. Per cui, nelle vacanze è permesso di tutto!

Senza essere troppo moralisti, non ci vuol molto a capire che questo modo di pensare, non solo è ingiusto, ma anche disumano, cioè non è degno di una persona che si ritenga tale! Se poi si mette sotto i piedi anche Dio, la preghiera, l’onestà, la fedeltà, lascio voi a pensare fin dove si può arrivare!… e molti ci arrivano!

Augurarti buone vacanze, vuol dire allora: sappi usare con giudizio del tuo tempo, della tua libertà, della tua fantasia, perché la vera gioia, la vera pace, il vero riposo stanno da un’altra parte, dalla parte di Dio. Quindi… Buona estate a tutta la Comunità: un’estate piena di Dio, di te, della famiglia! Di Dio, perché Dio non va in vacanza, ma in vacanza c’è più tempo per Dio, per fare un po’ di silenzio. Di te perché forse hai bisogno di dedicarti un po’ di tempo per stare bene con te stesso, per riflettere sulla tua vita. Di famiglia: nei momenti di crisi contano le persone su cui puoi contare.

Don Lio

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