Rito d’ammissione per Iosif

Martedì 18 maggio, nella cappella del Seminario Maggiore di Torino, il seminarista Iosif Patrascan è stato ammesso dall’arcivescovo cardinal Severino Poletto fra i candidati al presbiterato della diocesi di Torino. Con il rito d’ammissione – celebrato durante la S. Messa presieduta dall’arcivescovo e a cui hanno partecipato anche alcuni santenesi –, l’aspirante prete manifesta pubblicamente la sua volontà di offrirsi a Dio e alla Chiesa per esercitare l’Ordine Sacro; la Chiesa, da parte sua, ricevendo quest’offerta, lo sceglie e lo chiama perché si prepari a tal fine e lo ammette tra i candidati al diaconato e al presbiterato.

Il rito d’ammissione è il primo passo ufficiale per diventare preti. Ma la formazione di Iosif continua ancora. Il tempo privilegiato del seminario per la crescita umana e spirituale e gli studi che entro breve completerà, gli serviranno per trovare le conferme che il buon Dio vorrà dargli, se lo vorrà prete. Accanto alla formazione umana, spirituale e culturale, c’è anche quella pastorale. Dopo aver fatto già altre esperienze, da quasi un anno Iosif è stato inviato a Santena per rendersi conto di cosa significa la vita di un prete in parrocchia. Dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, quando gli altri impegni legati al Seminario lo consentono, partecipa alla vita della nostra comunità, con qualche impegno come la visita agli anziani della casa di riposo “Avv. G. Forchino”, la presenza ai gruppi del dopocresima e l’animazione dei bambini al sabato pomeriggio.

Il ruolo di un seminarista in parrocchia non è però principalmente quello di fare qualcosa, quanto di guardare, imparare, capire cosa significhi fare il prete. Il seminarista non è un piccolo prete, né un super animatore, né un educatore di strada – o altro. È un uomo in formazione, che ha molto da imparare e che cerca di capire se davvero il buon Dio lo chiama ad essere prete. In questo lo possiamo aiutare, preti e parrocchiani santenesi, più di quanto egli possa aiutare noi. Aiutiamo Iosif – come pure Giuliano, che dall’anno scorso è con lui a Santena, seppur soltanto alla domenica – a trovare la sua strada. Senza confondere i compiti.

Auguri, Iosif! Sempre avanti, sulle strade che il Signore traccerà per te. E che, per un pezzo, saranno anche le nostre.

d. Mauro

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