Rete Mondiale di Preghiera del Papa a settembre

                  Intenzione di Papa Francesco per il mese di settembre

Preghiamo perché le persone che vivono ai margini della società, in condizioni di vita disumane, non siano dimenticate dalle istituzioni e non siano mai considerate scarti”.

In occasione della IV Giornata Mondiale del Povero, nel novembre del 2020, Papa Francesco ha affermato che : «I poveri sono al centro del Vangelo; il Vangelo non si capisce senza i poveri. I poveri sono nella stessa personalità di Gesù, che essendo ricco annientò se stesso, si è fatto povero».

In questa come in altre occasioni, il pontefice ha dato seguito a quella “visione” che dall’inizio ha animato il suo sguardo sulla Chiesa e la sua missione di pastore del Popolo di Dio: una chiesa povera per i poveri.

Ecco che l’intenzione di questo mese di settembre, proprio in vista della VII giornata mondiale dei poveri, che si terrà il 19 novembre prossimo e che avrà come tema:

«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7).,

assume un significato ancora più profondo ed autentico, accorgersi del nostro fratello che ci è a fianco e che ha bisogno del  nostro aiuto.

I cambiamenti di questa nostra società definita “liquida” implicano la necessità di valutare in modo diverso i criteri che definiscono il benessere  e quindi la miseria. Il divario tra ricchezza e povertà è sempre più accentuato e si creano forme di indigenza che facciamo persino fatica a valutare e ad interpretare.

Esistono situazioni di povertà assoluta e a fianco altre forme di povertà definita dai sociologi “relativa”.

Persone con reddito mensile molto basso, che consente loro di acquistare non sempre lo stretto necessario per vivere, non potendo nemmeno accedere ai servizi assistenziali di cui avrebbero diritto, non parliamo poi di visite e cure mediche. Queste difficoltà fanno crescere in modo esponenziale il numero di persone che che vivono ai margini della società.

Si registrano intere fasce di cittadini che vivono esclusi, in situazioni disumane, non soltanto dal punto di vista economico, ma in totale abbandono e solitudine con disagi psichici, e sono proprio queste le periferie esistenziali su cui Papa Francesco vuole farci riflettere.

A chi tocca fare qualcosa per questi fratelli e sorelle emarginati?

Chi deve intervenire affinché queste persone ricevano il riconoscimento del diritto fondamentale alla dignità personale? Quale via della giustizia è necessario percorrere perché le disuguaglianze sociali possano essere superate e sia restituita la dignità umana così spesso calpestata?

Certo, Papa Francesco lancia ai governanti l’appello di non dimenticare questi settori molto provati con sostegni economici e quant’altro, ma vuole coinvolgere noi, direttamente, suggerendoci anche la soluzione delle opere di misericordia, compiute proprio nei confronti di chi viene lasciato ai margini.

Prendersi cura di chi vive in queste situazioni di disagio non serve soltanto a rendere la nostra società più equa e solidale, ma prima di tutto ha lo scopo di ridare respiro e dignità a coloro i quali ne sono stati privati.

E allora? Forse dobbiamo evitare di rimanere immobili, rinchiusi nei nostri individualismi, sopraffatti dai nostri problemi (e chi non ne ha?), ma se riusciamo a guardare con gli occhi di Gesù, ad avere il suo sguardo di amore misericordioso, questo ci porterà prima a vedere l’altro che soffre e poi a comprendere che forse anche noi possiamo cambiare il nostro percorso con azioni e scelte concrete.

E non importa se questo nostro fare non cambierà il mondo, se il mondo resterà cieco e sordo allo sguardo misericordioso di Gesù, ebbene, ciò che conterà saranno il nostro sguardo ed il nostro cuore che si convertiranno e si apriranno ai bisogni dei nostri fratelli in difficoltà, ai bisogni di un mondo in difficoltà, facendo nostre le gioie e le speranze, i dolori e le sofferenze dell’umanità e della Chiesa tutta.

Buon cammino…..

 

Preghiamo

O Signore nostro Gesù Cristo, Tu sei il primo povero, il più povero tra i poveri perché li rappresenti tutti.

Tu ci chiedi di riconoscerTi nella loro vita, lasciandoci evangelizzare da loro, perché riscopriamo la solidarietà e la condivisione.

Insegnaci a prestare ad essi  la nostra voce nelle loro cause, ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli, a tendere loro una mano generosa.   Amen

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