Rete Mondiale di Preghiera del Papa – Mese di giugno
Intenzione di Papa Francesco
Giugno 2024
PER QUANTI FUGGONO DAL PROPRIO PAESE
Preghiamo perché i migranti in fuga dalle guerre o dalla fame, costretti a viaggi pieni di pericoli e violenze, trovino accoglienza e nuove opportunità di vita nei Paesi che li ospitano.
******
“L’amore ci fa tendere verso la comunione universale. Nessuno matura né raggiunge la propria pienezza isolandosi. Per sua stessa dinamica, l’amore esige una progressiva apertura, maggiore capacità di accogliere gli altri, in un’avventura mai finita che fa convergere tutte le periferie verso un pieno senso di reciproca appartenenza, Gesù ci ha detto “Voi siete tutti fratelli”.
La riflessione di questo mese parte proprio da questo passaggio dell’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” perché l’accoglienza è un’espressione dell’amore, di quell’apertura che ci spinge a porre l’attenzione sull’altro, sul fratello che ha bisogno di aiuto e a cercare il meglio per lui.
Ormai il grande problema dei migranti è talmente trattato e tritato che forse è quasi diventato “noioso” e non considerato nella sua urgenza: si consumano attorno ad esso battaglie sociali e politiche. Ma non può essere estraneo per noi cristiani che siamo chiamati prima di tutto a seguire il comandamento di Gesù “amerai il prossimo tuo come te stesso”.
Ma chi sono i “migranti”? Abbiamo mai ascoltato la loro storia? Siamo convinti che non sono in viaggio di piacere, ma hanno lasciato persone care, affetti e amici, in vista poi di una vita precaria ed infelice, spesso molto infelice e povera, con cuori pieni di nostalgie segrete e profonde, che mai si spengono?
I dati del dicembre 2023 dicono che il flusso di profughi verso le coste italiane è aumentato del 50% rispetto al 2022, 160mila persone arrivate da situazioni più svariate: guerre endemiche, crisi economiche e politiche. Numero al quale si aggiunge chi scappa dalla guerra in Ucraina.
Guardiamo le vite rovinate di questi uomini, donne e tanti bambini e guardiamo il loro dolore, la loro sofferenza. Pensiamo che potremmo trovarci nelle loro condizioni per una guerra che potrebbe investire anche noi!
Metterci “nei loro panni” è il primo passo per aprire gli occhi su queste persone che vivono ogni giorno ai margini della nostra vita quotidiana, sulle panchine, all’entrata dei supermercati, davanti le chiese, sempre a disagio per i vestiti sporchi, le barriere linguistiche, la difficoltà nel poter accedere ai vari servizi anche quelli igienici.
“Ogni migrante o rifugiato ci interpella”, ci ammonisce Papa Francesco che ci esorta a lavorare incessantemente per sradicare l’indifferenza e garantire ad ogni migrante, nella Chiesa, “un luogo dove si senta accolto e mai giudicato”, perché lo stesso San Paolo ci ricorda:
“così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio”
Apriamo dunque il nostro cuore a questi fratelli e sorelle che il Signore pone nel nostro cammino permettendoci di incontrarli ricchi soltanto del loro scrigno di dolori, paure, nostalgie ed emozioni.
Buon mese di giugno, se possibile ricco di carità!