Pregate e otterrete
Nell’antico Testamento sono numerosissime le preghiere al Signore perché mandi il Salvatore, il Messia; e non solo, ma anche le preghiere di richiesta affinché il Signore risolva problemi e difficoltà, faccia sorgere qualcuno a rimettere le cose a posto. «Pietà di noi, Signore, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell’angoscia» (Is 33,2); «Al mattino ascolta la mia voce, fin dal mattino t’invoco e sto in attesa» (Sal 5,4).
Qui naturalmente si parla specialmente di Gesù, il Salvatore, ma, con tutte le differenze possibili ed immaginabili, vorrei anche io proporre di fare tutti insieme una richiesta al Signore per un problema che riguarda milioni di persone. Non vorrei però tentare il Signore che, nelle cose umane, il più delle volte ci aiuta a capire le cose, ma poi lascia a noi il compito di agire e sbrogliarcela da soli, senza interventi miracolistici.
Sto parlando della nostra politica italiana. Da anni, ormai, la politica, che sarebbe il più alto atto di carità e di amore fatto a favore della comunità nazionale, sta diventando invece il più basso comportamento fatto a sfavore della comunità, perché prevale l’egoismo, l’orgoglio, il potere, il desiderio di raggiungere il massimo profitto ed interesse personale. Non saranno tutti così, ma si sa che in democrazia la maggioranza prevale. E se volessimo fare le percentuali, tra gli egoisti, i profittatori, gli indifferenti, gli scalda-poltrone, e i politici onesti, ho paura che questi ultimi siano proprio in minoranza. Perché c’è tanta gente in Italia che aspetta con speranza che le cose cambino, c’è sempre più gente che non sa mai chi votare, perché è molto scoraggiata: “Tanto comandano sempre loro!”.
Si può pregare per loro? Penso e sono sicuro che sia anche un dovere! Possiamo chiedere al Signore che sostenga quelli che se la sentono, hanno le capacità e sono evangelicamente onesti, perché abbiano il coraggio di intraprendere l’ impegno politico nella carità, nella fede e nella giustizia? Possiamo pregare per quelli che non fanno il loro dovere, di lasciarsi coinvolgere e convertire dalla giustizia, dalla carità, dal vero bene della nazione?
Non c’è da fare nessuna manifestazione, nessun volantinaggio o comizio, ma metterci – tutti quelli che crediamo nei valori della vita e della giustizia – a supplicare il Signore, perché aiuti questa nostra cara Italia, che ha veramente tanta storia cristiana. Non credo assolutamente che debba risorgere un partito “cristiano”, perché tutti siamo fratelli e siamo tutti da amare e da servire. Penso che, se tutti i veri cristiani si unissero nella preghiera e nella supplica, si avvererebbe ciò che Gesù ha detto: «Pregate e otterrete», sempre nella sua volontà e nei suoi imperscrutabili progetti d’Amore. Pensiamo forse che tale richiesta non rientri in quello che Dio Padre vuole donarci? Pensiamo che questa preghiera non si possa fare? Che sia un’ intrusione indebita nella politica?
«Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono»: per governare, non ci vuole forse tanto Spirito santo? E allora noi dobbiamo e possiamo chiederlo con fede e con insistenza per loro.
don Lio de Angelis