Le suore di Sant’Anna lasciano Santena
Al termine dell’anno scolastico corrente, cioè con la fine del mese di luglio, le suore di Sant’Anna lasceranno la scuola materna “San Giuseppe”. Presenti in Santena almeno dal 1835 e sempre impegnate nell’insegnamento nelle scuole elementari e dell’infanzia, dopo quasi due secoli le religiose non saranno più presenti in città. La decisione è stata presa dal Consiglio generale della Congregazione, seppur con sofferenza. Suor Augustina Bonomelli (classe 1930), suor Adriana Torassa (classe 1931) e suor Angela Riccardi (classe 1945) saranno le ultime tre suore di Sant’Anna ad aver prestato servizio a Santena e nella scuola materna parrocchiale.
«Sappiamo di creare una situazione di disagio e disorientamento per la popolazione – assicura suor Gabriella Profita, Superiora provinciale –, situazione che abbiamo cercato di evitare finché è stato possibile; tuttavia, questa decisione, seppur sofferta, è purtroppo inevitabile, anche a motivo della impossibilità di sostituire le suore che versano in una precaria condizione di salute. Confidiamo nella comprensione dei santenesi e ringraziamo per la stima dimostrata in questi lunghissimi anni».
Seppur con grande rammarico, tutti possono comprendere come non è sostenibile, per due suore ben più che ottuagenarie (suor Augustina 88 anni e suor Adriana 87), la vita di comunità e di servizio nell’asilo. E una suora più giovane (suor Angela, 73 anni) non può certo fare comunità da sola. Inoltre, la Congregazione delle suore di Sant’Anna ha attualmente poche vocazioni: una prospettiva che costringe alla chiusura di comunità e all’interruzione di presenza delle religiose.
Santena perde una fetta della propria storia, ma soprattutto perde valide collaboratrici e il segno visibile e tangibile di una vita spesa per il Signore, per i bambini, per la comunità parrocchiale. In quasi due secoli, tanti sono i volti ad essersi avvicendati in città, non ultimi proprio quelli di suor Augustina, suor Angela e della infaticabile suor Adriana. Le suore di Sant’Anna hanno cresciuto generazioni di bambini santenesi e la loro assenza lascerà un vuoto pesante. Alle consorelle che hanno dato anima e corpo a servizio della città va la gratitudine dei sacerdoti, della parrocchia e di tutti coloro che vogliono riconoscere in loro una perla preziosa ricevuta in dono e la grazia di averla potuta custodire così a lungo.