La Parola della festa: “Vita nuova”
Nel Vangelo della prima domenica Quaresima, ci pare di assistere ad una partita: tra un disperato ed un entusiasta. L’entusiasta di Dio è suo Figlio Gesù, il disperato è Satana. Disperato perché, oltreché essere condannato a vivere senza Dio, senza poter morire, per cui non potrà mai più liberarsi da questa condanna, intravede in Gesù il nemico peggiore ed ha paura che sia il Figlio di Dio, proprio Colui che viene a rovinare i suoi piani di distruzione e di morte. Ecco perché incomincia a dire: “Se sei Figlio di Dio…” e fa a Gesù tre proposte.
“Cambia queste pietre in pane…”, quasi sta a dire: “Mangia, usa, godi tutto quello che hai sottomano, goditi la vita e sentiti libero, senza alcuna regola…”; “Non di solo pane vive l’uomo”, risponde Gesù. Non sei fatto solo di materia, ma è Dio cui devi guardare per vere la vera vita e la vera gioia.
“Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù…”: “Non è Dio al tuo servizio e non devi metterlo alla prova per accontentare ogni tuo desiderio, ma l’uomo è al servizio di Dio, per realizzare la sua volontà che è poi l’unica nostra gioia e felicità”.
“Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”», conclude Gesù. È Lui il solo che devi adorare, rispettare e amare e nessuna cosa del mondo.
Gesù l’entusiasta Figlio di Dio, regge alla sfida con fermezza e crescente forza fino a quel “Vattene Satana..”. Gesù ha fatto la sua scelta e per questo ci rincuora dicendo: “Io so come siete fatti, siete di carne, siete fragili. Sono venuto per i peccatori, cioè per voi, non vi giudico, ma per il vostro bene vi dico: ascoltatemi e seguite il mio esempio”.
Questa è la buona notizia del Signore, specialmente per quelli che hanno il cuore rattrappito, senza speranza ed hanno bisogno di risurrezione, per ridiventare meravigliose creature create per il Cielo e per le cose belle e buone, ma non schiavi del Maligno, che sa solo ingannare e rovinare. Ne saremo capaci?
E allora, amici carissimi, non resta che pregare con voi, che questa Quaresima sia la volta buona per una vita nuova e per dire un profondo, serio e sincero “sì” a Dio.
d. Lio de Angelis