La Parola della festa: “Siate pronti”
«Siate pronti», dice Gesù. Ma pronti a che cosa o per che cosa? Deve arrivare qualcuno importante? Ma quando arriva? «Tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate». Chi è questo Figlio dell’uomo? È il Figlio di Dio, Gesù stesso!
Anche se la nostra reazione in questo momento è quasi indifferente, perché diciamo: «Lo sappiamo già!!», Gesù ci invita a trovarci pronti, ciascuno al suo posto, occupati a svolgere bene i compiti assegnati, perché la nostra vita è un tempo di attesa, è tempo di responsabilità e di fedeltà.
Siamo invitati a «farci un tesoro inesauribile nei cieli». Come possiamo credere a queste cose, mentre abbiamo qui a portata di mano tanti tesori terreni e moriamo dal desiderio di goderne? «Vendete ciò che avete e datelo in elemosina». Quanta gente invece porta i soldi all’estero perché siano più al sicuro e rendano di più! Ma Gesù ci avverte: «Fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma».
Sappiamo che tutti noi veniamo da Dio e ritorneremo a Dio. «Non è la morte che verrà a prendermi, ma il buon Dio», diceva S. Teresa di Lisieux. Dunque i servi attendono vigilanti perché il Signore verrà.
E poi, che cosa capita, che cosa ci aspetta? Ecco la sorpresa della parabola di Gesù. Noi umani ci aspetteremmo di fare come tutti i servi di questo mondo: darci da fare, essere indaffarati per renderci utili al padrone, per servirlo. Invece nella parabola di Gesù accade l’opposto: si invertono le parti. Il padrone fa sedere a tavola i servi, cioè tutti noi, si cinge le vesti e si mette a servirli. Sarà Lui la nostra gioia, la nostra vita che non finirà mai più!
La vita qui sulla terra è una cosa seria, è un compito personale che non possiamo scaricare sugli altri. Non basta dire agli altri che preghino per noi; «C’è già mia moglie, i miei figli che vanno in chiesa!». È una verità che troppi hanno dimenticato: c’è un grande disimpegno, specialmente nei giovani, nei fidanzati a non preoccuparsi e preparasi per il futuro. Uno stile di vita responsabile non si può improvvisare! Non si può dire: ci penserò quando sarà l’ora! Per troppi sarà troppo tardi!
Dobbiamo aprire un conto in questo regno che verrà, con le opere di bene e l’Amore verso Dio e i fratelli, perché solo là c’è la vera ricchezza, i valori veri in cui dobbiamo credere e sperare. «Perché dove è il vostro tesoro, là sarà il vostro cuore». No, non è un’utopia la profezia di Gesù su di noi, e noi vogliamo che quando verrà Gesù ci trovi così: fedeli, pronti e desiderosi di incontrarci con Lui! Basta volerlo… con un po’ di sforzo! Prepariamoci!
Don Lio de Angelis