La Parola della festa: “Ricompensa”
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini». Il succo di questa frase è che noi, in tutto quello che facciamo, cerchiamo sempre il nostro interesse, e solo quello umano, materiale, non quello spirituale! Quanto mi rende? Che cosa mi darà in cambio? Mi conviene? Quanto mi viene in tasca?
E Gesù prende questo nostro punto debole e lo cambia in positivo per noi. «Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Pensiamo allora al significato di questa promessa: noi piccole creature, che siamo state fedeli a Dio in un mondo difficile, che abbiamo cercato di amare Dio e il prossimo per il breve tempo dell’esistenza, saremo glorificati da Dio che sarà la nostra gioia per sempre. «Io vi farò sedere a tavola e passerò a servirvi». La vera vita, con tutte le soddisfazioni che desideriamo e a cui Dio ci chiama, è quella di là!
Dio è quel Padre cha ha la possibilità non di cambiare in oro le nostre cose, la nostra vita (quanti lo desidererebbero!), ma in strumento di salvezza e di gioia per tutta l’eternità. Adesso allora Dio ci dice: ”Attento! Non cercare di ottenere da te, con le tue piccole risorse, quello che Dio ha deciso di realizzare con l’amore che ha per te!”. «Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Questa frase di Gesù non ha bisogno di spiegazione: se siamo sinceri, la capiamo molto bene!
Don Lio de Angelis