La Parola della festa: “Pentecoste”
Mentre il Vangelo della domenica di Pentecoste ci parla di Gesù che appare ai discepoli nel giorno di Pasqua e dona loro lo Spirito Santo, nella prima lettura leggiamo che gli apostoli, alcuni discepoli, dei parenti, alcune donne, Maria, e altri seguaci – in tutto circa 120 persone – ricevono lo Spirito santo.
Per troppa gente, uno è religioso se fa delle cose: si inginocchia, dice delle preghiere, fa delle offerte, dei gesti, tocca degli oggetti e così via. Niente di più sbagliato. La religione è essenzialmente un incontro con una Persona, un rapporto e un atto di amore verso Dio, Padre e Creatore di tutto e di tutti. Così, anche se siamo peccatori, Dio ci accetta, purché cerchiamo di respingere il male dal nostro cuore, anche se non sempre ci riusciamo.
Lo Spirito Santo è una Persona, non un oggetto materiale, e vuole entrare nel nostro cuore attraverso l’amore, perché lui è l’Amore di Dio in persona, perché interessa tutta la nostra vita: materiale e spirituale. Lo Spirito ha trasformato il cuore degli apostoli che, dopo la Pentecoste, pieni di questa misteriosa energia e gioia divina, parlano di Gesù senza nessun timore e danno anche la vita.
Così lo Spirito santo illumina la nostra vita, cioè ci fa capire il valore e la realtà delle cose. Inoltre, ci riscalda il cuore di amore: ed allora ci aiuta a riempire il nostro cuore, la nostra vita non di falsi amori, di surrogati che ci rovinano l’esistenza, e ci dona la forza di mettere da parte il male e di seguire il bene.
Troppe volte, di fronte al male, siamo solo spettatori. Non basta non compiere il male: è necessario e doveroso, con i mezzi che abbiamo, opporci al male, per far crescere nel mondo il bene. «Poiché sei battezzato – dice il Papa –, sarebbe un controsenso se ti accontentassi di una vita mediocre». Non occorre compiere cose straordinarie, ma vivere come si deve la propria situazione.
Chi non può vivere meglio la sua vita, il lavoro, il vivere in famiglia, il rapporto con gli altri? Tutti lo possiamo, con l’aiuto di Dio. Anche oggi, lo Spirito Santo scende con la speranza di trovare cristiani disposti ad iniziare una vita migliore, anche se poi è Lui che opera, è Lui che fa; noi siamo vivi, ma è Lui che ci muove, basta che lo vogliamo e ci lasciamo guidare.
don Lio de Angelis