La Parola della festa: “Mammona”
Nel vangelo di oggi, VIII domenica del Tempo ordinario, Gesù dice: «Non potete servire Dio e Mammona». “Mammona” significa tutti i beni del mondo, che si possono condensare nel denaro. È Mammona l’assoluta protagonista, ci chiede tutto e ci attira moltissimo. Per i beni materiali, infatti, siamo sempre pre-occupati, cioè ci occupiamo in modo esagerato. La chiamiamo previdenza e oculatezza, invece è solo incredulità, avidità, idolatria schiavitù del denaro.
Ci abbiamo mai pensato? Se giovani, abbiamo messo in un cantuccio il pensiero di sposarci, perché poi come faremo ad andare avanti? Se sposati, l’ansia per il denaro ci ha chiusi alla vita; un figlio è più che sufficiente, due poi, di più neanche parlarne. Ma la vita, crediamo davvero che ci appartenga? Il futuro, siamo così sicuri di poterlo gestire come fosse il gioco di un calciobalilla o al computer? E abbiamo creduto anche noi che allungare la mano e mangiare di quell’albero ci avrebbe dato saggezza e potere e che saremmo diventati come Dio… Ci ritroviamo invece sempre più poveri e nudi, impauriti e tristi, come Adamo ed Eva.
Liti e giudizi senza fine, la famiglia sfregiata dall’avarizia, un morbo maligno che si espande e infetta tutti. L’attaccamento al denaro, infatti, è la radice di tutti i mali del mondo. Chi ama il denaro ha consegnato il cuore a un patrigno, il demonio, e vive seguendone i desideri. E il mondo è pieno di questi orfani di Dio che si affannano e angosciano perché hanno tagliato con il Padre.
Cercare il Regno di Dio vuol dire vivere in Dio come in una famiglia, nell’amore, nell’obbedienza ai suoi desideri che sono la nostra vera vita, che sono gioia e pace nello Spirito Santo. “Cerchiamolo”, distaccandoci più che possiamo dalla piovra del denaro, che ubriaca, ci schiavizza e ci fa perdere tutti i contatti con Dio, per cui non apparteniamo più a Lui. E questa è la vera morte.
don Lio de Angelis