La Parola della festa: “conversione”
Mentre il profeta Isaia sogna un mondo bello, in pace e armonia con tutto il creato, che è poi il sogno di Dio, nel Vangelo Giovanni Battista, il Precursore di Gesù, usa parole forti: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente?». E senza mezzi termini, ci invita a cambiare modo di pensare e vivere dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Giovanni offre anche a noi oggi questo duplice messaggio.
Anche se appartieni alla Chiesa, anche se frequenti la Messa, non sei automaticamente un salvato, ma sei chiamato a compiere frutti degni di conversione, la quale però non deve rimanere solo una bella parola, un’abitudine, senza la volontà di cambiare qualcosa nella nostra vita, e non solo qualcosa di esterno. Non basta lavar la bottiglia di fuori se lo sporco è dentro.
Ora, tutti siamo sporchi dentro e quindi dobbiamo tutti riconoscerci peccatori davanti a Dio, purificare il nostro cuore dall’egoismo, dal peccato. Essere convinti che c’è uno spirito, un’altra vita che ci aspetta, per cui ci prepariamo con impegno nel fare bene il dovere quotidiano. Essere comunque fedeli al progetto che Dio ha su di noi, fare il bene, non basta evitare il male.
Il battesimo di acqua l’abbiamo ricevuto, ma occorre ricevere continuamente il battesimo dello Spirito Santo che è quello che dà forza, ci santifica, ci purifica, e ci rimette sulla giusta strada. Mai come ora tanti sentono il bisogno di un mondo più giusto, più buono: ma questo deve cominciare da ciascuno di noi. Magari ci accorgiamo che le abitudini, il male, hanno messo radici così profonde da giungere a dubitare di poter cambiare stile di vita. Diventiamo consapevoli che da soli non riusciremo mai a risorgere.
Che fare allora in questo Avvento? Ciascuno nella sua coscienza ha da fare delle scelte, le sue conversioni verso il bene. La conoscono i convertiti quella gioia che si prova nel cambiare vita: una vita “da cielo” e non “da terra”. La vigilanza diventa la conversione a Gesù, alla Sua Parola, al suo agire, smascherando le nostre cattive intenzioni e comprendendo come solo Gesù valorizza tutto il positivo che è presente in noi.
Giovanni ci invita a svegliarci da ogni torpore e a prendere sul serio la nostra vita per capire verso quale strada vogliamo indirizzarla.
Don Lio de Angelis