Ieri è storia, domani è mistero… Oggi è dono! Buon anno!
L’ho vista scritta su una maglietta di un animatore di “Estate ragazzi”, ed in questo capodanno mi è sembrata buona da farci un pensierino. E’ vero! Il grande dono di cui siamo veramente in possesso è il presente che rischia di scivolarci via, lasciando solo qualche piccola traccia per tramandare la nostra povera storia. Il tempo prezioso è dunque l’oggi che devo tenere stretto, su cui fissare l’attenzione, operosità, amore e fantasia, così da scrivere una storia degna dell’uomo, di me, al quale è stato affidato da Dio, un piccolo frammento di eternità.
Purtroppo può accadere che il presente , nel suo dinamico scorrere, sia distratto dal ricordo di ieri, che non c’è più, ma troppo bello per non meritare un ricordo continuo, o troppo brutto, per non essere costantemente rivisto e rifiutato, o così scialbo da ripercorrerlo col rincrescimento di non averlo reso più luminoso e significativo. E’ quanto può succedere a chi è avanti negli anni, con prospettive di tempo ormai limitate e, oppresso dalla stanchezza che diventa talvolta inedia o accidia e si rifugia nel tempo che fu.
Anche il domani , avvolto nel suo mistero, può disturbare la vita che oggi corre e si affaccia su lontani orizzonti. Paure, talvolta senza motivo, progetti affascinanti, ma poco realisti, o pigri e rassegnati adattamenti. Accade soprattutto nei giovani: ancora poveri di storia da raccontare, ma con tanta fantasia su quello che potrà accadere.
Sull’uno e sull’altro atteggiamento si sorride e si ironizza; perché l’anziano ripete le stesse cose; il giovane perché sogna troppo e poco si impegna. Sono i piccoli vizi dell’età. La vecchiaia non è una colpa né la giovinezza un merito; semmai l’una è un privilegio e l’altra un’opportunità che non si ripeterà più: ma è la vita, a qualunque età, che veramente è un dono, sempre, per la sua stessa essenza: un dono che si immerge, giorno dopo giorno, nell’eterno di Dio che ci ha voluti.
Tra i due atteggiamenti, diversi e opposti , a perderci, purtroppo è il presente, il dono dell’oggi, unico, irrepetibile. La nostra storia sarà bella, perché ricca di senso, un dono di saggezza per coloro che verranno, se il tempo sarà stato riempito di opere buone, in un ampio orizzonte di opportunità che ci si presenteranno. Il futuro potrà essere ragionevole e gioiosa speranza se esso scaturisce essenzialmente dalle buone premesse che si pongono oggi. Dice Gesù: «Perché vi preoccupate del domani?… Ogni giorno il suo affanno… Pensate piuttosto al regno di Dio, il resto vi sarà dato in più… Ma il Regno di Dio,è vicino, è qui ora, in mezzo a voi» (Lc 17,21).
Proviamo ad iniziare il nuovo anno, giorno dopo giorno vivendolo in gioiosa attesa di un futuro che è nelle mani di un Dio che è Padre, che rende comunque splendida la vita, grazie a quel “di più” promessoci da Lui che colma le nostre umane insufficienze. Buon Anno 2011!
don Lio