I seminaristi si congedano: grazie Iosif!

Iosif Patrascan, a Santena dal 2009 al 2011

Carissimi, sono passati ormai due anni dal mio ingresso nella comunità parrocchiale di Santena, dove fui assegnato dai superiori del Seminario Maggiore della diocesi di Torino per svolgere le attività di fine settimana. Era il mese di settembre del 2009 e mi ricordo tuttora l’accoglienza calorosa con cui mi avete ricevuto. Nella lettera di presentazione che scrissi per «lo Specchio», mi auguravo che la permanenza a Santena fosse bella, ricca di grazia e di crescita spirituale e umana. Posso dire che è stato proprio cosi.

Ho passato a Santena due anni bellissimi e i momenti vissuti insieme ai ragazzi nell’oratorio, ai gruppi giovanili e degli adulti, catechisti e animatori e a tutte le persone che ho incontrato, mi hanno arricchito molto e mi hanno fatto crescere e maturare nella mia fede. In modo speciale, l’attività del sabato mattina presso la casa di riposo “Forchino“, condotta insieme ai volontari dell’AVO, mi ha fatto conoscere e toccare più da vicino il volto sofferente della Chiesa. L’esperienza, vissuta insieme agli anziani nella preghiera e dialogo a volte silenzioso, mi ha reso più sensibile verso le persone che si trovano in difficoltà e malattia. Sicuramente quello che ho ricevuto è stato molto di più di quello che ho potuto dare e per questo ringrazio loro e al Signore.

Come di consueto, le esperienze pastorali che noi seminaristi svolgiamo nelle parrocchie durante il periodo di formazione arrivano fino a due anni, poi si cambia, per avere la possibilità di conoscere più realtà della nostra diocesi. Quindi, come molti già sanno, la mia permanenza a Santena si conclude e da metà settembre inizio un’altra esperienza nella parrocchia di San Gaetano a Torino.

Colgo l’occasione per ringraziare innanzitutto il Signore che mi ha accompagnato e sostenuto con la sua grazia nel periodo trascorso a Santena. Ringrazio don Nino, don Mauro e don Lio per la testimonianza di fede, impegno e serenità con cui vivono il loro ministero e per l’esempio che mi hanno dato. Mi sono sentito veramente in famiglia e ho trovato in loro il volto paterno e fraterno. Che il Signore li ricompensi e li sostenga nel loro ministero. Ringrazio poi Giuliano che ha condiviso con me quest’esperienza. Abbiamo camminato insieme in questi due anni e i momenti di preghiera, di attività e di svago vissuti in parrocchia hanno rafforzato la nostra amicizia, ci hanno avvicinato molto di più e fatto sentire come fratelli.

Ringrazio le suore, i ragazzi e i giovani, i catechisti e gli animatori, i volontari dell’AVO e delle altre associazioni, le famiglie e in modo particolare gli anziani e le persone malate e tutti i collaboratori della parrocchia che ho incontrato in questi due anni e in diversi modi mi sono stati vicini. Chiedo perdono per le mie carenze e i miei limiti, se magari in alcune situazioni non sono riuscito ad essere all’altezza. Ringrazio tutti e vi assicuro che vi ricordo nelle mie preghiere.

Vi chiedo di essere accompagnato con le vostre preghiere affinché possa andare avanti con serenità e impegno per arrivare, quando il Signore vorrà, al ministero sacerdotale. Un abbraccio caloroso a tutti e vi aspetto numerosi per gioire insieme alla mia ordinazione. Con affetto, il vostro seminarista

Iosif Patrascan

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