Don Nino parroco di Santena e di Cambiano
Stasera, martedì 26 giugno, l’annuncio è stato dato sia nella parrocchia di Santena, sia in quella di Cambiano: don Nino Olivero, classe 1951, prete dal 1976, da settembre sarà anche parroco della parrocchia dei Ss. Vincenzo e Anastasio in Cambiano. La comunicazione ufficiale ai Consigli pastorali e ai collaboratori più stretti delle due parrocchie è venuta dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi, mons. Valter Danna, che alle 20,30 ha incontrato i rappresentanti dei fedeli santenesi e alle 21,30 quelli cambianesi. «L’ottica di questa nomina è volta alla collaborazione sempre più stretta fra le parrocchie all’interno delle Unità pastorali – ha spiegato mons. Danna –. Inoltre, la diminuzione del numero di vocazioni e l’aumento dell’età del clero impongono sempre più di lavorare insieme».
Se il nuovo incarico affidato dall’Arcivescovo Cesare Nosiglia al Priore di Santena nulla muta però nella guida della comunità parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo Apostoli, è un’altra la novità interessante: a collaborare con d. Nino sarà chiamato un nuovo vice parroco, che assumerà questo incarico, come il parroco, in entrambe le parrocchie di Santena e Cambiano. Si tratta di don Martino Ferraris, classe 1981, ordinato sacerdote nel 2007, attualmente vice parroco nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Torino (via Nizza).
Da settembre 2012 Santena potrà allora contare su un parroco e due vice parroci. È infatti stato confermato nel suo incarico a Santena don Mauro Grosso, vicario dal 2008 e attualmente anche impegnato in Curia come segretario dell’Arcivescovo Nosiglia. I due viceparroci lavoreranno in sintonia con d. Nino e in sinergia tra di loro, per rispondere al meglio alle necessità della comunità santenese. La doppia presenza consentirà a ciascuno di potersi dedicare con maggiore cura a quanto sarà loro affidato. Incarichi e responsabilità dei singoli saranno stabiliti per l’inizio del nuovo anno pastorale. Don Nino e don Mauro continueranno ad abitare a Santena; don Martino risiederà a Cambiano. Tutti i preti si ritroveranno ogni giorno per i pasti e la preghiera comune.
«La cosa mi è stata prospettata dall’Arcivescovo qualche settimana fa: “Cosa ne dici, te la senti, se ti diamo anche la parrocchia di Cambiano?” – racconta d. Nino – “Ma come faccio da solo?”, ho subito detto al Vescovo, “la parrocchia di Cambiano è una parrocchia molto impegnativa…”. Il Vescovo mi ha subito risposto: “Ti diamo un viceparroco fisso, che sia viceparroco di Cambiano e di Santena, che abiterà a Cambiano, pur rimanendo don Mauro a Santena per quello che potrà”».
Lo spirito del Priore è stato quello della disponibilità. «Pur nella consapevolezza certamente dei miei limiti – aggiunge –. Come quando io chiedo a qualcuno di darmi una mano o di impegnarsi per qualche servizio in parrocchia… e spero che mi dica di sì, così se viene chiesta a me la disponibilità non posso dire di no. D’altra parte tutti ormai ci rendiamo conto che i preti sono sempre meno e qualche soluzione il Vescovo la deve ben trovare! Le parole di Gesù sono più che mai attuali: “La messe è molta ma gli operai sono pochi, pregate il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”!».
Il doppio incarico a Santena e a Cambiano comporterà inevitabilmente una nuova impostazione delle giornate e delle attività: «Vorrà dire innanzi tutto che dovrò dividermi un po’ tra Santena e Cambiano – riflette d. Nino –, anche se per il momento di programmi concreti ovviamente non ne abbiamo ancora fatti. Certamente gli orari delle Messe dovranno essere rivisti. Ma soprattutto noi preti dovremo sempre di più “fare i preti”, lasciando ai laici quello che è di loro specifica competenza. Tutto questo ovviamente previo accordo con il Consiglio pastorale di Santena e con quello di Cambiano. A quest’ultimo, da subito, do la massima fiducia, perché ciò che don Mietek ha fatto in questi anni non vada perso, ma continui, anzi prenda nuovo slancio».
La doppia nomina di uno stesso parroco alla guida di due parrocchie non è una novità in diocesi di Torino. Ma lo è certamente per l’Unità Pastorale 57. La priorità su cui bisognerà lavorare, sia a Santena che a Cambiano, sarà dunque la collaborazione dei laici all’interno delle parrocchie e anche della stessa Unità Pastorale. «Certamente sarà una nuova bella avventura quella che ci aspetta da entrambi le parti – medita ancora il “bis-parroco” –. Da quando il Vescovo mi ha detto di questo progetto la prima cosa che ho fatto è stata quella di affidarmi al Signore, perché sono sicuro che da solo non ce la faccio. Ci sarà l’aiuto del carissimo don Mauro, che conosciamo già bene, e del nuovo vice parroco che arriverà per Cambiano e Santena, che fin d’ora accogliamo di cuore, ma anche e soprattutto avrò bisogno del sostegno di tutti gli amici di Cambiano e di Santena, che sento vicini più che mai in questo momento».
Uno sforzo da parte dei fedeli dovrà essere fatto anche nel sentire “proprio” un parroco condiviso. È una questione spirituale di primaria importanza, sulla quale d. Nino si è già interrogato: «Da parte mia vi assicuro che cercherò di dedicarmi ad entrambe le comunità con lo stesso spirito e – lasciatemi dire – con lo stesso amore, un po’ come un padre vuol bene a tutti i suoi figli, senza preferenze, o meglio, come un padre che quando arriva il secondo figlio gli vuol bene allo stesso modo con cui vuol bene al primo».