Cappella della Madonna della Neve

La cappella dedicata a Maria Vergine della Neve in borgo Taggia sorse nel 1788 come cappella cimiteriale.

Sotto il dipinto raffigurante le anime del Purgatorio posto sulla facciata, il primo parroco di Santena, don Luca Pezzana, fece scrivere nel 1831 versi che recitavano: «Ti ferma viator, qui pensa ai morti, | Mira un sepolcro: è un tuo fratel che giace; | Il sai che eguali a tutti son le sorti; | Pace procura altrui avrai tu pace».

 

CAPPELLA DELLA MADONNA DELLA NEVE

La dedicazione alla Madonna della Neve ricorda la neve caduta a Roma sull’Esquilino il 5 agosto 352, dove oggi sorge la basilica di santa Maria Maggiore. La neve resistette al calore e il popolo gridò al miracolo. La Madonna, apparsa in sogno a papa Liberio e al patrizio Giovanni, aveva annunciato la nevicata e chiesto che si erigesse una chiesa sul perimetro disegnato dalla neve.

In seguito alla chiusura del cimitero in borgo Taggia, la cappella della Madonna della Neve rimase trascurata a lungo. Negli anni Sessanta del Novecento avvenne il primo restauro. Negli anni 1997-1999 furono eseguiti imponenti restauri interni ed esterni. All’interno si conservano numerose lapidi funerarie.

Tratto da: Carlo Smeriglio, Santena: da Villaggio a Città, Edizioni Ianni, Santena 2006, pp. 154-161