Calcio

Un po’ di storia

Il “San Luigi calcio” nasce intorno all’anno 1983 dall’idea di alcuni appassionati del pallone appartenenti alla parrocchia di Santena che, quasi per scherzo, decisero di iscriversi ad un campionato del Centro Sportivo Italiano (CSI).

Da quel momento la squadra, che aveva scelto come colori sociali il giallo e il viola, non ha più cessato le attività agonistiche, diventando società sportiva, fino ad arrivare nel 1992 alla famosa promozione in II Categoria con una squadra composta di elementi provenienti al 100% dall’oratorio.

Il settore giovanile ha iniziato ad esistere nel 1997 e anche per esso vi è stata una evoluzione positiva fino ad oggi: attualmente, si contano circa 200 persone gravitare attorno alla società tra atleti allenatori e dirigenti.

Le squadre

La forza della nostra società consiste nel considerare l’individuo centrale e su di esso lavoriamo perché, insieme a noi, possa passare del tempo migliorando come sportivo e, principalmente, come persona.

Il risultato, a tutti livelli, passa in secondo piano di fronte alla attività formativa. Tale messaggio non sempre è colto nella maniera corretta e talvolta l’appartenenza alla nostra società appare come una sorta di ultima spiaggia. Questo non rende giustizia al nostro motto, cui siamo affezionati e che esprime bene la nostra identità vitale: «L’amarezza per l’esclusione di uno dei nostri ragazzi non vale nessuna vittoria».

Siamo convinti che:

i nostri ragazzi non sono ancora dei campioni;
i nostri ragazzi hanno tutti gli stessi diritti;
non si debba operare alcuna forma di selezione;
non vogliamo inseguire la vittoria ad ogni costo;
sono da perseguire obiettivi di educazione ed integrazione;
la nostra più grande vittoria è il sorriso dei nostri ragazzi!

Allo stadio San Siro (Milano, gennaio 2011)

Presso il “San Luigi calcio”, dirigenti, istituzioni, sponsor e la società stessa hanno al centro l’atleta, mentre altrove accade che dirigenti, istituzioni, sponsor e atleti hanno al centro la società.

Nostro obiettivo è di far conoscere, comprendere e diffondere questa concezione del fare sport, valorizzandola. E i primi testimoni ne sono i nostri ragazzi!

(a cura di Ciro Lotti)