Al via le iscrizioni a Estate Ragazzi e ai campi estivi
Lunedì 9 maggio si apriranno le iscrizioni all’Estate Ragazzi parrocchiale e ai campi estivi. Per l’Estate Ragazzi, le iscrizioni si potranno perfezionare in Ufficio parrocchiale lunedì 9 e sabato 14 in orario 9-12; oppure mercoledì 11 in orario 17,30-19,30. Per scaricare il modulo d’iscrizione, cliccare qui.
Per i campi estivi, le iscrizioni vanno effettuate sempre in Ufficio parrocchiale, negli orari di normale apertura (visualizza la pagina del nostro sito per consultarli). Per scaricare il volantino dei campi estivi, cliccare qui.
Ma perché queste proposte estive della parrocchia per i più piccoli e i giovani?
L’estate ha una specificità cristiana. È questa che, da sempre, le proposte dell’Estate ragazzi e dei campi estivi vogliono far emergere. Con la chiusura delle scuole e la conclusione del catechismo e delle attività dei gruppi del dopocresima e giovanili, non va in vacanza la passione educativa. La formazione umana e cristiana non conosce arresti: per diventare donne e uomini maturi domani, per costruirsi come persone autentiche e realizzate, per porre le basi della felicità, «chi ha tempo non aspetti tempo».
Anzitutto, dunque, la specificità cristiana della proposta. Estate ragazzi e campi estivi non sono un contenitore per occupare il tempo della vacanza. Sono iniziative che, intessute con il gioco e il divertimento, vogliono approfondire tre relazioni fondamentali: quella verticale con Dio, quella orizzontale tra persone, quella interiore con se stessi. La prima è ciò che va sotto il titolo di “preghiera”; la seconda e la terza riguardano la “formazione umana”. Ecco il perché di una proposta “parrocchiale”, ad esempio per quanto riguarda l’Estate ragazzi: continuiamo ad offrirla, con la sua precisa identità. E poi, certo le porte sono aperte anche ai musulmani o ad altri: la preghiera non sarà imposta a chi non è cattolico. La formazione umana di matrice cristiana, invece, è valida per tutti: il cristianesimo è linfa vitale già per l’uomo, poi anche per la fede.
C’è quindi la specificità cristiana del servizio. L’offerta formativa parrocchiale è basata sul principio della carità: faccio qualcosa per gli altri perché gli voglio bene e voglio il loro bene. Per questo gli animatori non sono pagati. Certo questo consente disponibilità a volte limitate. Ma è un principio irrinunciabile. Si fa qualcosa per gli altri e si riceve opportunità di crescita, facendolo. Ciò basta.
Infine, v’è la specificità cristiana della sussidiarietà. La stessa comunità cristiana offre alcune iniziative, quelle delle attività estive. Si impegna a fornire un servizio, anche di assistenza. Ma entro certi limiti di risorse, soprattutto finanziarie. La pubblica amministrazione si inserisce là dove è necessario integrare, là dove la parrocchia non può arrivare. È il caso dell’assistenza ai bambini diversamente abili. Comune e servizi sociali faranno la loro parte anche quest’anno. Va computato a loro dovere e merito.
d. Mauro Grosso