La preghiera, che problema!

Bicchiere acquaUn giorno una madre di famiglia, andando a passeggio si trovò vicino ad un santuario. “Chi sa se riesco a trovare un padre… Gli voglio sottoporre un dubbio che mi tormenta da molto tempo!”.

E difatti, caso volle che di fianco al santuario ci fosse un bel frate con la sua bella barba bianca che passeggiava pregando. Si avvicinò e gli chiese: “Padre posso parlarle un momento?”. “Certo, figliola, vieni con me”, le rispose. E la portò in un bel giardino, pieno di fiori con una graziosa fontanella al centro. Sedutosi sulla panchina di pietra: “Di’ pure, figliola” esordì il padre.

“Padre, dato il mio stato di madre di famiglia non trovo più tempo per pregare. Vede, ho quattro figli, lavoro tutto il giorno, a casa ho anche un orticello da coltivare, alla domenica vorrei portare la famiglia a passeggio, anche perché devo stare con loro; andiamo a Messa, ma durante la settimana non trovo proprio il tempo per pregare. Non ci sta proprio. Alla sera può immaginarsi come sono stanca e non vedo l’ora di andare letto. Come devo fare?”.

“Vedi figliola, bisogna capire bene che cosa è la preghiera. E te lo voglio far capire con un esempio pratico. Io vado a prendere due oggetti, intanto tu, raccogli da terra una dozzina di pietre, abbastanza grandi”. Il padre si allontanò, mentre la signora raccolse alcune pietre.

Il Padre ritornò con un bicchiere e una brocca vuota. “Adesso vieni qui, e cerchiamo di risolvere il problema. Il bicchiere è la tua giornata da riempire”. E, prendendo alcune pietre le mise nel bicchiere: “Questo è il tuo lavoro giornaliero”. E poi, sempre mettendo delle pietre continuò: “Questo è il tuo riposo, il tempo per dormire, per stare con i figli, per far da mangiare e lavorare nel tuo orticello”. A quel punto il bicchiere era pieno.

“Il bicchiere è ormai pieno e le pietre rimaste, che potrebbero essere la preghiera, non ci stanno davvero più”, disse il Padre. “Certo, rispose la donna”, con un sorrisetto di compiacenza. “Vede che proprio non mi rimane più tempo?”. “Certo”, disse il padre, “se la preghiera è una delle tante cose che devi fare nella giornata, il bicchiere, la giornata è ormai piena, e non ci sta più. Ma la preghiera è un’altra cosa che capirai subito. Vammi a riempire la caraffa d’acqua”.

E la donna corse alla fontanella e, ritornando con la caraffa piena d’acqua, il padre le disse: Tu dici che nel bicchiere non ci sta più niente? Adesso vedrai che ci faremo stare ancora qualcosa”. E versò una buona porzione d’acqua nel bicchiere, già colmo di pietre.

“Vedi, riprese, che ci stava ancora qualcosa? La preghiera è come l’acqua nel bicchiere. Ha riempito tutti gli spazi tra una pietra e l’altra! Non solo, ma ora le pietre sono tutte immerse nell’acqua. Così, se tu cerchi di fare tutto il dovere nella giornata per amore di Dio e dei fratelli, tutto rimane immerso in questo amore e diventa preghiera, non solo, ma come l’acqua si è intromessa negli spazi tra una pietra e l’altra, così potrai trovare dei piccoli momenti, tra un lavoro e l’altro, in cui potrai parlare col Signore, e quindi pregare, perché la preghiera deve santificare tutto quanto fai nella giornata e più che ‘cosa da fare’ è un rapporto, un dialogo, una vita da vivere col Signore.

“Abbiamo risolto il problema?”. “Certamente, Padre, la ringrazio e cercherò di fare come mi ha detto!”, rispose compiaciuta la signora.

E tu che leggi, l’hai risolto il tuo problema, o almeno vuoi provarci?

don Lio

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