Santena, famiglia e “Amore più grande”
Si è conclusa domenica 26 aprile la 6ª edizione della Festa in Famigliaorganizzata dall’Unità pastorale 57 ovvero dalle parrocchie di Cambiano e Santena, Moriondo, Trofarello, Valle Sauglio, Villastellone, Marocchi, Poirino e Favari. Il tema centrale è stato «L’Amore più grande», che ha preso spunto dalle parole di papa Francesco che dice: «Si, la cortesia conserva l’amore. E oggi nelle nostre famiglie, nel nostro mondo, spesso violento e arrogante, c’è bisogno di molta più cortesia. E questo può incominciare a casa». “L’Amore più grande” è anche il tema dell’ostensione della Sindone, che sta impegnando in questi mesi la diocesi di Torino.
Durante queste tre settimane di festa, le famiglie sono state messe al centro, rese protagoniste. Diversi sono stati i momenti organizzati, da quelli conviviali e di intrattenimento a quelli formativi. In particolare il fine settimana del 25 e 26 aprile si è rivelato molto intenso sia dal punto di vista della programmazione, sia da quello degli spunti di riflessione. Sabato, nello specifico, all’oratorio San Luigi di Santena si sono svolti alcuni giochi a stand pensati a misura di famiglia, a cui è seguito l’apericena in famiglia. La serata è proseguita con grande successo al teatro Elios: ciascuna parrocchia dell’UP ha avuto la splendida opportunità di esibirsi sul palco mostrando le proprie abilità.
Domenica 26 aprile invece si sono celebrati gli anniversari di matrimonio, mentre nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda intitolata «La famiglia come risorsa», a cui hanno partecipato Augusto Ferrari, assessore regionale alle Politiche sociali, della famiglia e della casa, il forum delle associazioni familiari e i sindaci dei vari comuni membri dell’UP 57. «In particolar modo – ha spiegato l’assessore Ferrari – i tre obiettivi principali a favore delle famiglie sono la lotta alle diverse forme di povertà che vede protagonista il nostro territorio, facilitazioni riguardanti i servizi per le persone non più autosufficienti e una maggiore responsabilizzazione per quanto riguarda le politiche familiari e genitoriali». L’assessore inoltre ha speso parecchie parole a favore delle strutture e dei servizi riguardanti la prima infanzia, quali gli asili nidi e le scuole dell’infanzia, in quanto fornendo tali servizi alle giovani famiglie, esse riescano a conciliare nel modo migliore lavoro e famiglia e non giungere a scelte drastiche come l’abbandono del posto di lavoro.
Un altro tema che è stato particolarmente discusso, in parte anche da alcuni sindaci, è il divario generazionale che si viene a creare tra figli e genitori a causa dell’avvento delle nuove tecnologie. E anche di come i nuovi dispositivi quali smartphone e tablet inibiscano talvolta lo stimolo a giocare e relazionarsi con gli altri membri della famiglia e anche con i propri coetanei. Come ha ribadito Ugo Baldi, primo cittadino di Santena: «La pubblica amministrazione dalle famiglie si aspetta che non si sfaldino, ma anzi siano la culla della buona educazione, la palestra del senso civico e del rispetto, un luogo di esaltazione delle doti del singolo ma anche di punizioni, e un luogo in cui le tensioni si smorzino». La famiglie però allo stesso tempo non possono essere autosufficienti; proprio per questo motivo il sindaco Baldi ha citato il Presidente della Repubblica Mattarella: «È necessario sostenere le famiglie in quanto risorsa per la società».
Inoltre per concludere ufficialmente questa 6ª edizione della “Festa in Famiglia” sono stati premiati i bambini che hanno partecipato al concorso di disegno intitolato «Noi ci vogliamo bene quando…», due per ogni classe d’età.
Giulia Tesio
[da “La Voce del Popolo”]