Rio 2013: entrare in Cristo, goccia dopo goccia
Rio de Janeiro, 25 luglio – Una GMG col freddo e la pioggia per giorni non l’avevo ancora mai trascorsa… Ecco Rio nel pieno dell’inverno! I poveri pellegrini cercano di spostarsi il meno possibile e partecipano alle catechesi più vicine ai luoghi dove sono alloggiati, cercando almeno di approfittare di questi momenti di riflessione e di preghiera che non necessitano di… ombrello e impermeabile! Ma la stanchezza si fa sentire lo stesso e i visi sono affaticati. Forse muoversi poco, ma in condizioni disagevoli, è peggio che muoversi a lungo, ma con l’allegria che un bel sole splendente porta con sé.
Le catechesi scivolano via sui temi della ricerca di Dio e del discepolato. Ieri, siamo stati condotti da Zaccheo a salire sul sicomoro, proprio come fece quell’uomo, il giorno in cui Gesù passò nella sua città. Il nostro Dio non è però un dio che si accontenta della superficialità. Cerca la relazione, vuole stare con noi. Ecco che allora Gesù si invita a casa di Zaccheo, vuole stare con lui, non gli basta che egli lo veda passare. Questo è Dio: desidera fermarsi nelle vite dei giovani che sono venuti alla GMG per vederlo.
Oggi, siamo stati condotti dalle chiamate che Gesù rivolge ad alcune persone che incontra, per farli suoi discepoli. E c’è chi deve badare ai suoi beni, chi salutare i suoi parenti, chi non è sicuro… Insomma: queste risposte date a Gesù sono l’emblema delle nostre insicurezze e dei nostri timori nel rispondere con generosità al Signore che ci chiede di seguirlo, di dargli una mano. Ma lui sa bene che siamo così, sa come e perché reagiamo così. E infatti ci fa fare esperienze come quelle della GMG, dove possiamo avvertire potentemente il desiderio di lui e attivarci per rispondere il nostro “sì” nella quotidianità della vita feriale. “Non abbiate paura, giovani, di seguire me nel sacerdozio, nella vita consacrata, nel matrimonio, per sempre”, ci dice Gesù. Sì, dobbiamo proprio vincere le nostre paure, i nostri timori che la vita possa andare diversamente da come l’abbiamo prevista noi. Solo così potremo essere felici. Anche se la cosa ci spaventa. Molto.
Intanto, affrontiamo le intemperie e vediamo un po’ cosa proporrà Papa Francesco a questa bella gioventù. Oggi sarà accolto a Copacabana per l’inizio ufficiale della GMG. A poche centinaia di metri dall’albergo dove mi trovo con i vescovi. Qualsiasi giovane mi invidierebbe, per mille motivi. Prosegue questa mia GMG “anomala”…
don Mauro