«Risollevatevi e alzate la testa»: Pierluigi Dovis al ritiro di Comunità a Brusson

Pierluigi Dovis

Sabato 12 e domenica 13 gennaio a Brusson si è svolto l’annuale ritiro di comunità per la parrocchia di Santena, che quest’anno ha visto anche la partecipazione di alcuni parrocchiani di Cambiano: 60 i presenti, di cui 5 cambianesi. Un ottimo risultato, vista la guida delle due parrocchie affidata solo tre mesi fa a don Nino Olivero e al vice don Martino Ferraris. È segno che c’è interesse reciproco fra le due comunità a conoscersi e incontrarsi.

A predicare il ritiro è stato il dott. Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana di Torino, che ha tenuto due meditazioni sul tema “Risollevatevi e alzate la testa” [cliccare qui per scaricare i testi]. Ripercorrendo la storia della Caritas torinese, ha richiamato una delle sue peculiarità: quella di “costruire rete”, affinché le persone possano trovare risposte alle loro esigenze, e non solo distribuire aiuti. Dovis ha poi fornito un quadro completo della situazione odierna, dalla realtà economica agli aspetti sociali (dipendenza da gioco, emergenza casa, anziani, violenza domestica…).

Da queste considerazioni, emerge uno spaccato pastorale della Chiesa che va incontro ai bisognosi e a chi cade in condizioni di povertà. Un passaggio dalla drammaticità delle situazioni, alle opportunità per non restare soli, per mettere in rete prossimità e tentativi di soluzione. Per dirla con la Scrittura, un passaggio dal Venerdì Santo di Passione alla domenica di Pasqua di risurrezione.

I presenti sono stati molto colpiti dall’esposizione del dott. Dovis e anche coloro che non sono direttamente coinvolti nella pastorale della carità si sono sentiti chiamati in causa e sollecitati. L’atteggiamento di fede verso chi ha bisogno è stato suscitato dal relatore, raccogliendo interesse e consenso. Così come il riferimento al cosiddetti “principî non negoziabili”, quelle verità sulla difesa della vita, sulla tutela della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, sulla libertà di coscienza, i quali, pur restando punti fermi, vanno sostenuti e proposti in maniera non insindacabile, ma con il confronto e l’adesione a partire dalla propria vita, da parte di ciascuno.

Ora, ai fedeli e alle comunità parrocchiali tocca determinare quali scelte operare per poter realizzare ciò su cui Dovis ha sollecitato le coscienze. Quali soluzioni operative per il futuro a Santena e a Cambiano? È precisamente ciò su cui ha iniziato già ad interrogarsi il Consiglio pastorale santenese nella seduta di giovedì 17 gennaio…

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