Enrico, Beppe e Iosif sono diaconi e “don”
Domenica 18 novembre, nella solenne concelebrazione nella cattedrale di Torino, i seminaristi Enrico Griffa, Beppe De Stefano e Iosif Patrascan sono stati ordinati diaconi dall’Arcivescovo Cesare Nosiglia. Ora sono tutt’e tre “don”, definitivamente incamminati verso l’ordinazione presbiterale, che dovrebbe avvenire il prossimo giugno. Il diaconato è infatti il primo grado del sacramento dell’Ordine, che si apre nel secondo grado proprio al presbiterato. Da ora in poi, i tre neo “don” potranno amministrare ordinariamente il sacramento del battesimo, presiedere la celebrazione della liturgia della Parola, predicare durante la S. Messa, oltre a svolgere servizi per i poveri e i malati e per l’annuncio del Vangelo, missione propria dei diaconi. Don Enrico (nella foto, il primo da sinistra nella seconda fila) attualmente presta servizio pastorale a Santena ogni fine settimana. Don Beppe (nella foto, il secondo da sinistra nella seconda fila) è stato a Santena nell’anno 2011-2012 ed ora è collaboratore nella parrocchia S. Giuseppe B. Cottolengo in Torino; don Iosif (nella foto, il primo da sinistra nella prima fila) è stato a Santena negli anni 2009-2011 e ora è nella parrocchia S. Gaetano da Thiene, sempre in Torino.
In una cattedrale gremita di fedeli e di giovani, anche per via della celebrazione di apertura del Sinodo diocesano dei giovani e dell’Anno della fede, un gruppo di circa trenta santenesi ha partecipato alla S. Messa solenne. «Cristo chiama a sé quelli che vuole – ha spiegato mons. Nosiglia nell’omelia – secondo un misterioso disegno di amore e di predilezione, che non ci è dato di conoscere, ma solo di accettare, stupendoci di essere proprio noi scelti per un compito di servizio nella sua Chiesa, che va ben oltre i nostri meriti, desideri e possibilità».
L’occasione dell’ordinazione dei diaconi – che erano in totale 12, due dei quali “permanenti”, cioè diaconi che sono sposati e che resteranno diaconi, senza diventare preti, ma esercitando proprio questo specifico ministero – è stata per l’Arcivescovo opportunità di testimonianza vocazionale: «La vostra vocazione di servire per sempre il Signore, la Chiesa e i poveri – ha proseguito mons. Nosiglia – susciti nel cuore di tanti giovani l’inquietante ma anche affascinante interrogativo sul senso della vita e sul come orientarla nel futuro a quelle mete che non sono decise solo da noi ma da Dio, a cui vale la pena affidarsi senza riserve e timore». Queste mete sono «testimoniare la bellezza e la gioia di credere in Cristo e seguirlo ponendosi a servizio del suo Regno e della sua Chiesa», ha concluso l’Arcivescovo.
Dalla comunità santenese i migliori auguri ai neo diaconi affiché in questi mesi che li separano dall’ordinazione sacerdotale e poi con tutta la loro vita possano vivere questa bellezza e questa gioia e dare testimonianza di tale servizio al Regno del Signore e alla sua Chiesa. Auguri “don”!