Missione: adulti alla scuola dei più piccoli
Durante la Quaresima, il Gruppo missionario parrocchiale sta proponendo ai bambini del catechismo che si preparano a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana (Eucaristia e Confermazione), dal 1° al 5° anno del percorso, un incontro domenicale sul tema della missione, dell’essere missionari. Con grande stupore, condotti a comprendere che anch’essi possono esserlo, come ogni cristiano, a partire dalla quotidianità della propria vita, bambini e ragazzini, invitati a tentar di scovare come tradurre in azioni e impegni concreti questa possibilità, danno sfogo a tutta la loro creatività e trasparenza all’azione dello Spirito Santo. Ne emergono spunti per i quali si può davvero dire che gli adulti dovrebbero… mettersi alla scuola dei più piccoli!
La missione, qui e ora, a Santena è fatta anche di:
- attenzione ai mendicanti;
- vicinanza ai malati che ci sono nelle nostre case;
- collaborazione tra tutti i componenti della famiglia nelle faccende domestiche;
- aiuto al compagno di banco nello studiare, regalandogli il proprio tempo;
- comportamento di squadra e non individualista nello sport;
- correggere gli altri, facendogli presente i loro errori e accettando anche noi le critiche;
- andare spesso a trovare i nonni e fare compagnia alle persone sole;
- annuncio della Parola del Signore;
- aiutare a cercare lavoro chi l’ha perso;
- rinuncia a qualcosa di nostro per portarlo agli altri.
Molte sono ancora le proposte operative emerse dai bambini e dai ragazzi del catechismo. Ma solo queste sono sufficienti a testimoniare come, per essere missionari, bisogna puntare in alto: i più piccoli in questo ci sono maestri. Quanti adulti si proporrebbero di «annunciare la Parola del Signore», qui, a Santena, oggi? Chi si rende davvero conto che gli anziani e i malati sono spesso soli o non ascoltati? Quanti si porrebbero come obiettivo la correzione fraterna?
I giovani in questo ci sono maestri, ci precedono: nella trasparenza all’azione della verità, quando sanno mettersi in ascolto di essa, sotto la guida dell’unico Maestro che è Gesù e facendo tesoro dell’esperienza della Chiesa, da sempre missionaria. Lasciamoci condurre da loro alla riscoperta di quanto, noi adulti, rischiamo di smarrire, presi da molti affanni. Uno solo è l’essenziale, tutto il resto è circostanza. Quell’essenziale è Dio che si rivela in Gesù Cristo, senza il quale ogni nostra azione, ogni nostro impegno, scivola nel turbinio delle emozioni e delle voglie. Destinate a passare. Facciamoci come bambini: solo così perdureremo nel cuore di Dio ed egli dimorerà in noi. Per cambiarci davvero la vita.