La confessione… c’è ancora?

«Nel nostro tempo, in vaste zone della terra, la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento». Così dice il Papa ai vescovi del mondo. «E una delle cause – continua ancora il S. Padre – è lo spegnersi della pratica della confessione», sintomo della diffusa “disaffezione” e trascuratezza di tanti cristiani verso questo sacramento. «E viene meno il sacramento della confessione quando viene meno la fede».

E la fede vien meno per tantissimi motivi, personali, sociali, quando si perdono i valori dello spirito, quando si dimenticano i piccoli gesti della fede, come la preghiera personale, ricevere l’l’Eucaristia, quando si diventa sempre più egoisti, quando si relega Dio in soffitta come una cosa antica, inutile ormai ed ingombrante, quando il peccato non è più una cosa morale, ma solo più materiale, come non vincere all’Enalotto, sporcarsi un vestito nuovo, non superare un esame… qualcosa in cui  la coscienza e Dio non c’entrano affatto.

È colpa dei preti che non ne parlano più, che sono sempre di meno, che hanno tante altre cose da fare? Sarà, ma qui, è proprio il caso di dire, ognuno si assuma le sue responsabilità.

La logica della fede è ferrea e terribile: il peccato c’è in tutti noi e Gesù è venuto a liberarci dal peccato e se noi ci sentiamo senza peccato, mentre il peccato gironzola tranquillamente in noi e fuori di noi, anche se non lo vogliamo ammettere, Gesù non può salvarci!

Non so se mi sono spiegato bene, anche perché noi ci appelliamo sempre alla misericordia di Dio, dimenticandoci che Dio è misericordioso, se noi siamo sinceri e leali con lui! Altrimenti Dio è anche giustizia! Vogliamo provare a ripensarci anche a livello comunitario e parrocchiale?

Don Lio

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