Pasqua: luci di un mondo nuovo
Sii sincero! Se pensi alla Pasqua forse ti viene in mente la vacanza, l’uovo di Pasqua con la sorpresa, l’incontro con amici e parenti, la gita di Pasquetta… o altro di simile. Perché non ti viene in mente il significato religioso, le funzioni della settimana Santa, la confessione e comunione pasquale…?
Forse perché non sono state troppo importanti per te, forse perché ci siamo abituati alla Pasqua, come al Natale, mentre adesso siamo tutti rivolti già alle vacanze dalla scuola per chi studia, alle ferie per chi lavora, mentre… chi pensa ancora alla Pasqua, appena passata?
Io vorrei riprendere il discorso pasquale, perché forse non ci rendiamo conto di cosa sia veramente questa festività. Un qualcosa di enorme, un’alba luminosa che ci deve far dimenticare il Venerdì Santo e darci una certezza ineffabile di aver raggiunto tutti insieme un traguardo meraviglioso, che neanche ce lo saremmo sognati. Una dolce realtà che dovrebbe farci saltare di gioia.
E mi spiego meglio, citandoti alcune righe di don Tonino Bello al riguardo: «Ma non sai che la Pasqua è stata una nuova creazione? Lo sai che non dovremmo più piangere, ma solo esultare, cantare tanti alleluia, ringraziare continuamente il Signore perché si è ricordato di noi e ci ha salvato? Lo so che tu mi dirai che sto dando i numeri, lo so che hai mille ragioni di dirmi che sono folle, perché io sto dimenticando tutti i problemi di oggi, politici, sociali, economici, familiari. Forse non saprò cosa risponderti se mi parlerai della disperazione di tanta gente, dei dolori dell’umanità, della fame, delle torture, della droga, delle violenze, dei profughi. Così pure se poi attaccherai il discorso sulla guerra nucleare, sulla corsa alle armi e mille altre tragedie del nostro tempo, del pessimismo sulla politica, della barbarie sui minori, del pianto dei poveri, dei senza lavoro, delle manovre dei potenti, del cancro che dilaga, delle famiglie che si dissolvono.
Queste cose le so, e voglio giocarmi fino all’ultima carta dell ’incredibile e dire ugualmente che il nostro pianto non ha più ragione di esistere, perché Gesù ne ha disseccate le sorgenti. E tutte le lacrime che si trovano in circolazione sono gli ultimi scoli delle tubature dopo che hanno chiuso l’acquedotto. La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dalla parte giusta, quella di Dio che ci ha portato la possibilità di vivere in un mondo nuovo.
Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell’agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo!».
Forse qualcuno scuoterà ancora il capo, perché non vuole o non ha il coraggio di credere a questa realtà, ma è proprio così! Altrimenti perché auguri “Buona Pasqua”, perché ti sei confessato e hai fatto la Comunione pasquale? Non hai captato la speranza che Gesù ti ha messo nel cuore, che ti fa alzare gli occhi e guardare oltre il male e la morte? Non hai capito che Gesù, apposta per noi, è risorto, per farci vedere che Lui ha vinto la morte, anche la nostra morte, ma non tanto quella materiale, perché anche Lui l’ha affrontata e l’ha superata, ma l’altra, quella eterna, che possiamo vincere con Lui ed ottenere quella gioia eterna che tutti stiamo cercando di qua, ma non esiste se non nell’altra vita?
E ti pare poco se riusciamo a superare con pazienza e fede tutte le “brutture” di questa vita, poter un giorno entrare in una vita eterna, che non finirà più, una vita non di stenti e dolori come questa, ma di gioia che nessuno al mondo ci potrà più togliere? Hai capito allora che cosa ci ha portato la Pasqua? E noi (siamo sinceri), ce ne siamo già dimenticati e ci siamo di nuovo buttati completamente nelle cianfrusaglie e distrazioni di questo mondo, pensando che Pasqua sia ormai passata… E se non hai questa speranza, come vivi? E se non hai questa certezza, in che cosa credi?
E chiudo con una preghiera alla Madonna, sempre di don Tonino Bello: «Rendici cultori delle calde utopie, dalle cui feritoie sanguina la speranza sul mondo. Aiutaci a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere sulle foglie che cadono. E infondici la sicurezza di chi già vede l’oriente incendiarsi ai primi raggi del sole».
don Lio
Sii sincero! Se pensi alla Pasqua passata forse ti viene in mente la vacanza, l’uovo di Pasqua con la sorpresa, l’incontro con amici e parenti, la gita di Pasquetta…o altro di simile. Perché non ti viene in mente il significato religioso, le funzioni della settimana Santa, la confessione e comunione pasquale….?
Forse perché non sono state troppo importanti per te, forse perché ci siamo abituati alla Pasqua, come al Natale, mentre adesso siamo tutti rivolti già alle vacanze dalla scuola per chi studia, alle ferie per chi lavora, mentre chi pensa ancora alla Pasqua, appena passata?
Io vorrei riprendere il discorso pasquale, perché forse non ci rendiamo conto di cosa sia stata veramente questa festività. Un qualcosa di enorme, un’alba luminosa che ci deve far dimenticare il Venerdì santo e darci una certezza ineffabile di aver raggiunto tutti insieme un traguardo meraviglioso, che neanche ce lo saremmo sognati. Una dolce realtà che dovrebbe farci saltare di gioia.
E mi spiego meglio, citandoti alcune righe di don Tonino Bello al riguardo.
“Ma non sai che la Pasqua è stata una nuova creazione? Lo sai che non dovremmo più piangere, ma solo esultare, cantare tanti alleluia, ringraziare continuamente il Signore perché si è ricordato di noi e ci ha salvato? Lo so che tu mi dirai che sto dando i numeri, lo so che hai mille ragioni di dirmi che sono folle, perché io sto dimenticano tutti i problemi di oggi, politici, sociali, economici, familiari. Forse non saprò cosa risponderti se mi parlerai della disperazione di tanta gente, dei dolori dell’umanità, della fame, delle torture, della droga, delle violenze, dei profughi. Così pure se poi attaccherai il discorso sulla guerra nucleare, sulla corsa alle armi e mille altre tragedie del nostro tempo, del pessimismo sulla politica, della barbarie sui minori, del pianto dei poveri, dei senza lavoro, delle manovre dei potenti, del cancro che dilaga, delle famiglie che si dissolvono.
Queste cose le so, e voglio giocarmi fino all’ultima carta dell ’incredibile e dire ugualmente che il nostro pianto non ha più ragione di esistere, perché Gesù ne ha disseccate le sorgenti E tutte le lacrime che si trovano in circolazione sono gli ultimi scoli delle tubature dopo che hanno chiuso l’acquedotto. La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dalla parte giusta, quella di Dio che ci ha portato la possibilità di vivere in un mondo nuovo.
Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell’agonia, ma i travagli del parto.
E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo!”.
Forse qualcuno scuoterà ancora il capo, perché non vuole o non ha il coraggio di credere a questa realtà, ma è proprio così! Altrimenti perché auguri ”Buona Pasqua”, perché ti sei confessato e hai fatto la Comunione pasquale? Non hai captato la speranza che Gesù ti ha messo nel cuore, che ti fa alzare gli occhi e guardare oltre il male e la morte? Non hai capito che Gesù apposta per noi, è risorto, per farci vedere che Lui ha vinto la morte, anche la nostra morte, ma non tanto quella materiale, perché anche Lui l’ha affrontata e l’ha superata, ma l’altra quella eterna che possiamo vincere con Lui ed ottenere quella gioia eterna che tutti stiamo cercando di qua, ma non esiste se non nell’altra vita?
E ti pare poco,se riusciamo a superare con pazienza e fede tutte le “brutture” di questa vita, poter un giorno entrare in una vita eterna, che non finirà più, una vita non di stenti e dolori come questa, ma di gioia che nessuno al mondo ci potrà più togliere?. Hai capito allora che cosa ci ha portato la Pasqua? E noi (siamo sinceri),ce ne siamo già dimenticati e ci siamo di nuovo buttati completamente nelle cianfrusaglie e distrazioni di questo mondo, pensando che Pasqua sia ormai passata….E se non hai questa speranza, come vivi?
E se non hai questa certezza, in che cosa credi? E chiudo con una preghiera alla Madonna, sempre di don Tonino Bello:”Rendici cultori delle calde utopie, dalle cui feritoie sanguina la speranza sul mondo.
Aiutaci a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami, vale più che piangere sulle foglie che cadono. E infondici la sicurezza di chi già vede l’oriente incendiarsi ai primi raggi del sole” DL