Santità è… odiare il peccato fino alla morte (Maria Goretti)
Maria Goretti nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1897 da Luigi Goretti e Assunta Carlini, che ebbero, oltre alla primogenita Maria, altri quattro figli. Essendo braccianti agricoli e stentando nel vivere quotidiano con la numerosa famiglia, dovettero andare a lavorare nell’Agro Pontino nel Lazio, infestato dalla malaria, come mezzadri insieme ad un’altra famiglia già residente, i Serenelli.
Maria accudiva alle faccende domestiche, tenendo in ordine la casa colonica e badando ai fratellini più piccoli. Non aveva più potuto andare a scuola. Era definita dalla gente dei dintorni “un angelo di figliola”. Il figlio dei Serenelli ben presto cercò di avere degli approcci non buoni; Maria capì le sue intenzioni e prese a dirgli: “No, no, Dio non vuole, se fai questo vai all’inferno”.
Ancora una volta respinto, il giovane andò su tutte le furie e, preso un punteruolo che aveva con sé, cominciò a colpire Maria; la ragazza lo rimproverava e si divincolava, ma lui, ormai cieco nel suo furore, prese a colpirla con violenza sulla pancia, mentre lei ancora diceva: “Che fai Alessandro? Tu così vai all’inferno…”. Le ferite furono però mortali e Maria spirò il giorno dopo l’aggressione, il 6 luglio 1902.
Alessandro, arrestato e condannato al carcere, si pentì e, quando uscì di prigione nel 1928, andò da mamma Assunta a chiederle perdono.
a cura di don Lio de Angelis