10 Comandamenti: aiuto od ostacolo?
Si parla dei 10 Comandamenti, che, pare, siamo spariti dalla circolazione. Pare che anche i sacerdoti non ne parlino più di tanto. Anche la gente comune, tanti, anche cristiani, per parlarci chiaro, non ci tengono più tanto a parlarne, mentre tutti gli altri sembra che li abbiamo volentieri affossati. Tra le tante cose del passato che stiamo buttando via, ci sono anche i Comandamenti, di cui tanti, lo dicono espressamente, fanno volentieri a meno, e non si vergognano di averli dimenticati. Se poi parliamo del progresso, li ha perfettamente cancellati, non sono più attuali, la libertà dell’uomo li rifiuta, perché “oggi tutti siamo liberi di fare quello che ci piace e non vogliamo avere nessuna regola”.
E questo pare che sia il modo di vivere di molte persone. Certo che se ne vediamo le conseguenze, oggi c’è da restare secchi! Tutti i disastri odierni, terrorismo, corruzione, ambizione, dovrebbero farci capire che la troppa libertà, la mancanza di regole planetarie, ci stanno distruggendo veramente. E se la fine del mondo sembrava una cosa lontanissima anni luce, ora pare che sarà l’unica conclusione, neanche tanto lontana, di tanto libertinaggio e mancanza di regole.
Eppure, se chiedessi al treno se i binari gli sono utili o lo ostacolano nei suoi viaggi, sono sicuro che mi risponderebbe: “Per carità, mi sono utilissimi. Come farei a correre se dovessi farlo fuori di essi? Non riuscirei mai ad arrivare a destinazione!”. Quindi, gli servono per arrivare a destinazione. Ed è questa la cosa che l’uomo ha dimenticato. Egli esiste perché deve arrivare a una destinazione, dove senza i dieci Comandamenti non si arriva.
L’uomo ha perso lo scopo della sua vita, il suo traguardo, la meta cui deve arrivare. E così, sta sprecando la sua vita. Non ha più uno scopo finale, tracciatogli dal Creatore. Mentre si è creato da solo tante piccole stazioni inutili, futili, pericolose e mortali, cioè che non gli faranno raggiungere la vera conclusione della sua vita. E’ proprio un bel guaio, anche perché i giovani oggi non vogliono perdere niente della vita, o meglio, di tutto quello che credono sia la vita, mentre, invece, è vuoto, monnezza, morte.
Non ci siamo accorti che stiamo continuando a disobbedire al comando di Dio fatto ai nostri progenitori: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché quando ne mangiassi, certamente ne moriresti”? E questo vuol dire che noi non possiamo fare e voler tutto, siamo limitati e quando vogliamo metterci al posto di Dio, cercando di fare specialmente il proibito, eliminando ogni limite che ci ha imposto, allora inizieremo a morire, a distruggerci, anzi a distruggere tutto il creato. E siamo già entrati in questa strada. Possibile che non lo capiamo?
Non si scherza impunemente nell’andare contro le regole che Dio ci ha imposto. Certamente, la rivalutazione dei 10 Comandamenti rimetterebbe tutto a posto. Basta crederci! Perché, invece di guardare e accusare gli altri, ogni cristiano non comincia da se stesso? Gesù l’ha detto!
don Lio de Angelis