Teatro Elios: il parroco prende la parola
Faccio seguito all’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra la Parrocchia, l’Amministrazione Comunale ed alcuni rappresentanti di Associazioni e Gruppi Santenesi per rinnovare a tutti il vivo ringraziamento per le iniziative che si stanno calendarizzando e la disponibilità in forme e modalità diverse che si stanno avviando a sostegno della raccolta fondi per la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria del Teatro.
Una struttura importante, anche dal punto di vista edilizio, necessita di continua manutenzione e periodicamente di interventi straordinari come quelli che ci attendono nei prossimi mesi. La gestione ordinaria che prevede tariffe di “rimborso spese” copre a malapena i costi vivi (utenze elettriche e di riscaldamento, pratiche amministrative, pulizie) mentre l’apporto dei volontari è appunto gratuito e non incide minimamente sui costi.
Il Teatro, come è stato correttamente rilevato, è utilizzato per la Rassegna teatrale – un ciclo di spettacoli con Compagnie ed Attori di livello nazionale – dalle Scuole per molte attività, dalla Banda Musicale, dai Gruppi dell’Oratorio, da Associazioni di varia natura (culturale, ricreativa, sociale). Per garantire ai possibili utenti l’accessibilità alla Struttura è necessario che la stessa venga gestita da un soggetto – la Commissione Teatro del Circolo San Luigi – incaricato di coordinarne l’utilizzo e dunque non può essere riservato a nessuno in esclusiva.
Con questo spirito ci accingiamo – insieme a voi – ad affrontare un’impresa impegnativa per garantire un futuro di piena fruibilità al nostro Teatro, affinché anche quelle realtà che potrebbero utilizzarlo soltanto saltuariamente, nel momento del bisogno possano trovarlo disponibile, efficiente, accogliente.
La Parrocchia ha aperto un conto corrente dedicato a questa iniziativa e sul quale faremo affluire tutti gli introiti. Comunico l’IBAN: IT61E0 3355901 600100 000155 429, pregando di darne la massima diffusione.
Ringrazio per la generosa disponibilità tutti coloro che ci vorranno aiutare.
don Beppe Zorzan, Priore