La Parola della festa: “Ascensione”
Era stato fissato agli Apostoli un appuntamento in Galilea, dopo che ripetutamente lo stesso Signore li aveva preventivamente avvertiti della sua prossima dipartita. Il loro cuore aveva sperimentato angoscia e timore a quell’annuncio. Gesù li aveva rassicurati fino a dire loro: «È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò».
Ciononostante, alcuni di loro dubitano ancora. Gesù deve fugare ogni dubbio e non vuole nemmeno che i suoi rimangano incantati a fissare il cielo che lo sta per avvolgere e nascondere ai loro occhi. Vuole invece che nasca nel cuore di tutti la certezza che egli va a prepararci un posto e che ritornerà a prenderci. Ritornando al Padre, Gesù ci affida oggi tre grandi compiti, gli stessi che Dio ha affidato a Lui e ai suoi discepoli.
Ammaestrate: cioè, fatemi conoscere dagli altri, dite come mi sono rivelato, non restate muti.
Battezzate: cioè, immergete il mondo nell’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nell’amore eterno di Dio. Accettiamo con te, Gesù il lavoro di dire la verità, di effondere la bontà e l’amore, di moralizzare la situazione di questo nostro povero mondo
Istruite: cioè, insegnate tutte le cose che io ho insegnato a voi, specialmente l’Amore che allarga il cuore.
Credere significa allora che le esperienze della vita, anche quelle segnate maggiormente dalla contraddizione e dall’assurdità, sono sempre possibili per dare senso alla vita e vivere occasioni di gioia. Da quel giorno, da quel monte della Galilea, attraverso la Chiesa è sorta per il mondo una fede e una fiducia nuova: veramente ci sentiamo innalzati anche noi con Cristo, anche noi abbiamo riscoperto la nostra vera patria, l’ultimo approdo a cui tendere, dopo aver osservato gli insegnamenti di Cristo.
Ecco perché la Chiesa ci invita oggi tutti a godere di santa gioia, ecco perché cielo e terra hanno ritrovato il punto di congiunzione e gli uomini hanno visto rinascere la migliore speranza: il Cielo si è aperto e tutti possiamo arrivarci (se lo vogliamo!).
don Lio de Angelis