Il quinto anno del cammino di preparazione all’iniziazione cristiana ha come obiettivo l’approfondimento del tema dello Spirito Santo, in vista della celebrazione del sacramento della Confermazione, che chiuderà l’iniziazione stessa: chi riceve la Cresima è cristiano, cioè “di Cristo”, a tutto tondo. Non gli resta che da continuare a crescere nella fede e testimoniarla per tutta la vita!
Vivere da cristiani infatti non è questione di fare o non fare, di osservare o non osservare un precetto, adempiere o non adempiere determinate regole o norme, anche se per molti che guardano dall’esterno o, e questo è più doloroso, per altri che si sentono e dicono cristiani è così. Vivere da cristiani è incontrare Qualcuno, conoscerlo, accoglierlo, lasciarsi amare e amarlo, seguirlo, vivere in novità di vita.
Nel cuore di ogni vivente vi è ansia di vita, di gioia, di libertà, ma chi può placare tale sete? Il “mondo”, con le sue proposte, con il suo invito ad “avere”, a “farsi valere” e “apparire”, seduce non di rado, ma amaramente inganna. Sembra offrire libertà, gioia, riuscita ma invece dà stordimento, chiusura del cuore, senso di solitudine.
Proprio da qui nasce l’esperienza nuova della vita cristiana: comunione continua, vera, piena con il Risorto, sempre presente in mezzo ai suoi, instancabile e inesauribile fonte, datore dello Spirito Santo, la divina carità che aprendo all’amore guida alla vita, offre la libertà, moltiplica la gioia colorando di senso anche la fatica e la pena che segnano i giorni dell’uomo.
In questa luce, ogni espressione della vita cristiana è comprensibile solo in riferimento alla presenza operante dello Spirito Santo. La stessa dimensione morale del vivere cristiano si comprende solo come vita “nello Spirito”, nella sua guida beatificante. Proprio perché “cristiana”, la vita morale va intesa non come sforzo per un’autorealizzazione, ma come risposta alla santificazione che lo Spirito opera in noi.
Non si tratterà, dunque, in questo cammino di educazione alla fede dei ragazzi di mettere l’accento sulla formazione morale per se stessa, come apprendimento di norme e di comportamenti. La méta dell’itinerario è di condurre i ragazzi a sperimentare la vita nuova in Cristo, nella docilità all’azione dello Spirito Santo, che è donato alla Chiesa. È lo Spirito che libera e trasforma il cuore, purifica e potenzia il nostro amore, educa i desideri; è lui che spinge alla missione perché siamo «sale della terra» e «luce del mondo».
Le esperienze portanti proposte dall’itinerario di quest’anno, attraverso le quali i ragazzi sono iniziati affinché in essi “germogli” uno stile di vita evangelico, sono:
– Esperienza della Parola di Dio. I ragazzi sono aiutati a comprendere come ascoltare e vivere la Parola significa aver trovato la fonte da cui tutto scaturisce nelle nostre vite.
– Esperienza della celebrazione. I ragazzi sono educati a scoprire che per vivere la Parola è necessario che vi siano tempi e spazi precisi nella nostra vita dedicati all’incontro con il Signore. Primo fra tutti: l’Eucaristia domenicale.
– Esperienza della testimonianza di vita nella carità e nel servizio. Il percorso annuale non può esulare dalla presa di coscienza e anche dall’impegno personale nei confronti degli altri, a partire dai più poveri.
L’anno si conclude con la celebrazione della Cresima.